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           Forse non tutti sanno che la sua usanza risale ancora ai Romani, che il primo gennaio usavano decorare le loro case con rami di conifere in onore del Dio Giano.

Anche gli antichi popoli germanici, in particolare i Teutoni, festeggiavano il passaggio dall'autunno all'inverno piantando davanti alle case un abete ornato di ghirlande e bruciando un enorme ceppo nei camini. Questo ceppo veniva scelto tra i migliori, preferibilmente di quercia (legno propiziatorio che simboleggia la forza e la solidità), ed era bruciato nelle case davanti alla famiglia al completo per 12 giorni consecutivi. Dal modo di ardere del legno venivano tratti presagi su come sarebbe stato l'anno successivo.

  Simbolicamente si bruciava il passato, e si coglievano i segni del prossimo futuro: le scintille che salivano nella cappa simboleggiavano il ritorno dei giorni lunghi, la cenere veniva raccolta e sparsa nei campi per sperare in abbondanti raccolti

  L'usanza proseguì nel Medioevo lungo la valle del Reno e in Alsazia si diffuse l'abitudine di porre nelle corti delle Chiese il 24 dicembre un albero ai cui rami pendevano delle mele, simbolo del frutto della tentazione di Adamo. Per imitare questi alberi del paradiso esposti nelle chiese, anche i singoli iniziarono dapprima a mettere nelle loro case dei rami d'abete sostituiti poi verso il 15º secolo da piccoli abeti ornati allo stesso modo. Nel corso dei secoli la decorazione dell'albero si evolve e vengono aggiunte prima delle ostie, poi dei fiori in carta multicolore.

  Man mano gli artigiani si specializzano e con del leggero metallo cromato vengono confezionati fiori, angeli e stelle, che vanno ad arricchire le decorazioni dell'albero. Poco a poco piccoli dolci leggeri, realizzati con stampi a ferro-caldo vengono aggiunti alle decorazioni. Ci si comincia a sbizzarrire nelle forme e con la pasta dei dolci, lo zucchero e il marzapane si preparano ogni sorta di decorazioni da appendere all'albero: angioletti, stelline, cavallucci, cuori, lune, fiori, tantissime forme che avevano significati religiosi o profani. Poco a poco si aggiungono le noci dorate e argentate. Arrivano le figurine in cera, di solito angeli decorati con lamine di metallo dorato argentato. Con queste lamine si cominciano a confezionare anche delle ghirlande e a dorare le pigne degli abeti. L'abilità aumenta e appaiono le prime sfere, gli uccellini, le stelle in vetro soffiato e colorato. L'abete assume gradatamente anche un significato nuovo, simboleggiando la figura di Gesù il Salvatore che ha sconfitto le tenebre del peccato; per questo motivo si è cominciato ad adornarlo di luci, prima con piccole candele e poi con le luminarie ad elettricità.

La leggenda delle Palle di Natale

  A Betlemme c'era un artista di strada molto povero che non aveva nemmeno un dono per il Bambino Gesù così egli andò da Gesù e fece ciò che sapeva fare meglio, il giocoliere, e lo fece ridere.

  Questo è il perché ogni anno sull'albero di Natale appendiamo le Palle colorate, per ricordarci delle risate di Gesù Bambino.

 

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